GUASTALLA

(REGGIO EMILIA)

 

STATO: Italia

REGIONE: Emilia Romagna

PROVINCIA: Reggio Emilia

SINDACO: Camilla Verona

Lista civica centro-sinistra "Guastalla bene comune"

COORDINATE: 44°55'17" N - 10°39'15" E

ALTITUDINE: 25 m.s.l.m.

SUPERFICE: 52,93 Km quadrati

ABITANTI: 14.982 (30/04/2020)

DENSITA': 281,35 ab/Km quadrato

CODICE POSTALE (CAP): 42016

CL. SISMICA: Zona 3 (Bassa simicità)

NOME ABTANTI: Guastallesi

PATRONO: Santa Caterina (25 Novembre)

GEOGRAFIA FISICA

Guastalla è il principale centro della bassa reggiana,

già capoluogo di circondario e sede vescovile.

E' situata nella Val Padana, poco distante dalla rive destra del fiume Po

a circa 30 Km da Reggio Emilia, Parma e Mantova.

Relativamente vicine sono anche due importanti città:

Verona (79 Km) e Modena (55 Km).

Confina a Nord con il comune di Luzzara, ad Est con Reggiolo

a Sud con Novellara e Cadelbosco di sopra

e ad Ovest con Gualtieri e Dosolo.

A ponente l' abitato è lambito dal torrente Crostolo

che proprio qui sfocia nel Po.

La città è ai confini con la Lombardia (Provincia di Mantova).

Il territorio comunale, oltre che dal capoluogo, è composto dalle frazioni

di San Giacomo, San Girolamo, San Martino, San Rocco e Tagliata

per un totale di 52,56 Km quadrati.

ORIGINI DEL NOME

Il toponimo Guastalla si fa derivare dal longobardo Wardistall "Posto di guardia"

bastione germanico avanzato contro i Bizantini che si spingevano fino a Mantova,

nel secolo XI è documentato come Wardestalla, nel 1318 come plebes de Guastalla.

EVENTI

- Il 25 Novembre si festeggia la Fiera di Santa Caterina.

- La 3° terza domanica di Maggio si festeggia la Fiera di San Felice.

- Ogni 3 anni, alla fine del mese di Maggio si celebra la Gnoccata,

festa popolare di origine ottocentesca.

- Ogni 4° settimana di Settembre, si svolge la manifestazione

Pante e Animali perduti

- Dal 2001, nell' area dell' Ostello del Po, in un periodo compreso

tra Settembre e Ottobresi tiene RaduPo, raduno di Burattini e Burattinai

sulle rive del Po in ricordo del grande Burattinaio Otello Sarzi.

L' evento, dalla durata di 2/3 giorni, si compone di spettacoli, 

concerti e laboratori aperti al pubblico.

BIBLIOTECHE

La Bibioteca Maldotti, fondata nel 1801 grazie a un lascito

alla cittadinanza Guastallese di un fondo di oltre 5.000 volumi

da parte del sacerdote Marco Antonio Maldotti,

è una delle più importanti istituzioni culturali della provincia di Reggio Emilia.

All' interno del suo vasto patrimonio spiccano una ventina

di incunaboli, oltre un migliaio di cinquecentine oltre che una quadreria, medaglieri,

una fototeca, raccolta di monete, stampe e grida.

A breve distanza la Biblioteca comunale di Guastalla.

DIALETTO

 

«Nel Guastallese distinguonsi pure i suoni ö e ü dei Lombardi in molte voci, come fögzögpütìntüt per focogiuocobambinotutto.

Talvolta volge alla foggia parmigiana la i in é in alcune voci come: gallénnacanténna per gallinacantina. Suole terminare in i i nomi femminili plurali che in italiano finìscono per e, come: li cosili belli donni, per le cosele belle donne. Questa proprietà vi fu introdotta pel commercio continuo col vicino dialetto parmigiano, del quale è distintiva.

In generale peraltro, sì il Guastallese che il Mirandolese, sèrbano molta affinità col Ferrarese e col Mantovano, dissonando così nella forma come nell'accento dagli altri vicini dialetti, ai quali sono politicamente congiunti».

 

ESEMPI

Esempio di dialetto guastallese

AL NOSTAR DIALET

 

«[...]Sin da 'l inìssi 'l an 's è mia cunfüs
cun al dialétt arsàn di cunfinànt,
ansi, in tött li manéri 'l à sercà
da star da Réss sémpar da pö distànt.

Pò par dispètt al 's è miss a parlàr
cun cói dadlà da Po, lè poch luntàn,
e acsè in dal témp li straci 'l à ciapà
'd an sö parént, ch'l è ‘l dialétt mantuàn.

Cóll ch'è gnü föra 'l è un tipo 'd dialétt
parlà da tötti i guastalés luntéra;
al par fatt a sö doss, e i è urguliùs
che nisön a discórra in sta manéra.[...]»

(da "Elementi di grammatica del dialetto guastallese", Luigi Pietri)

Traduzione in Italiano

IL NOSTRO DIALETTO

 

«[...]Sin dall'inizio non si è confuso
con il dialetto reggiano dei vicini,
anzi, in tutti i modi ha cercato
di stare da Reggio sempre più distante.

Poi, per dispetto, ha cominciato a parlare
con quelli al di là del Po, lì poco lontani,
e così nel tempo ha preso qualche rassomiglianza
da un suo parente, che è il dialetto mantovano.

Quello che ne è uscito è un tipo di dialetto
parlato volentieri da tutti i guastallesi;
sembra fatto apposta per loro, e sono orgogliosi
che nessuno parli in questo modo.[...]»

(da "Elementi di grammatica del dialetto guastallese", Luigi Pietri)

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